1861 - 2011 Memoria del vapore italiano
a cura di Neri Baldi con contributi di Marco Bertolini, Gian Guido Turchi, Stefano Maggi, Giulio M. Manetti, Marcello Cruciani, Marcello Chiti, Paolo Dallai, Stefano Bernardi
Formato: 24x30 cm
Pagine: 168
Stampa: interno in bianco nero e in quadricromia su carta patinata
da 150 gr + vernice di protezione
Confezione: in brossura cucita
Copertina: cartonata stampata in quadricromia e plastificata lucida
Riproduzione di 194 fotografie in bianco e nero e 16 a colori
Abili accordi politici portarono nel 1861 alla proclamazione del Regno d’Italia.
La strada ferrata fu l’elemento legante di un territorio geografico divenuto Stato unitario che si trovò a dover mettere in comunicazione
fra di loro genti e terre lontane e diverse fra loro, abituate a vivere separate dai confini degli stati preunitari e dalle divisioni imposte
dalla natura. La ferrovia dette un contribuito determinante per la nascita dell’Italia, amalgamando la realtà di una Nazione fatta Stato
solo sulla carta; si trattò del primo strumento di unione per la prima identità del suo popolo. Se le ferrovie furono il mezzo per la materiale
unità nazionale, il ferroviere rappresentò l’elemento distintivo di un’Italia unita che abbandonava l’approssimazione della realtà
rurale per adeguarsi alla logica della società tecnologica. Il libro, opera corale che ripercorre la storia dei primi 150 anni dell’unità
d’Italia attraverso l’evoluzione della trazione a vapore, vuole essere un omaggio iconografico al mostro d’acciaio e a chi lo ha fatto
funzionare; le immagini – quasi tutte inedite – sono accompagnate da un excursus sull’evoluzione delle macchine a vapore e da alcuni
pensieri sul ruolo del ferroviere e della ferrovia nella storia nazionale, con la testimonianza.